Dopo la preparazione della pasta frolla, che faccio sempre in dosi industriali, seguono altre preparazioni obbligate, quali crostatine monoporzioni alla nutella e marmellata, biscotti ma soprattutto le meringhe, queste ultime a causa della notevole scorta di albumi avanzati dalla ricetta della frolla. Quindi al mattino crostata di fragole e al pomeriggio meringhe. La ricetta è in parte quella di Maurizio Santin vista sul suo libro "Pasticceria: le mie preparazioni di base" alla quale, seguendo la ricerca di Tuki , ho aggiunto un pizzico di cremor di tartaro e apportato alcune modifiche nella preparazione (ho mescolato i due tipi di zucchero prima di unirli agli albumi e ho prolungato la cottura).
Ingredienti
250 g di albumi a temperatura ambiente
250 g di zucchero semolato
250 g di zucchero a velo vanigliato
1 pizzico di cremor tartaro
Preparazione
Mescolare lo zucchero semolato con quello a velo in una ciotola. Mettere gli albumi nella planetaria con un pizzico di cremor tartaro e cominciare ad azionare le fruste a bassa velocità, aggiungendo la miscela di zuccheri un cucchiaio alla volta e aumentando la velocità gradualmente fino a raggiungere quella massima. Continuare a montare fino a quando la massa non sarà lucida e alzando le fruste si vedranno dei picchi di meringa "sodi". Ci vorrà circa un quarto d'ora-venti minuti. In seguito riempire la sache a poche con la punta desiderata e posizionarle nelle teglie rivestite con carta forno (io ho usato delle sache a poche usa e getta e teglie di alluminio usa e getta). Cuocere in forno ventilato a 80°C per circa 3 ore avendo l'accortezza di aprire ogni tanto lo sportello del forno (oppure tenerlo socchiuso interponendo un cucchiaio di legno nello sportello). Lasciarle raffreddare nel forno spento e metterle in barattoli ermetici.
Ma sono fantastiche!!! Leggere questo post ma SOPRATTUTTO vedere queste foto ha rievocato in me nostalgici ricordi...questo blog mi piace anche per questo! Le bianche e perfette meringhe, le ortensie essicate, i barattoli di vetro, i mobili di legno nello sfondo...un insieme di cose che mi riportano a quelle atmosfere vissute da bambina, nel giardino della nonna pieno di ortensie (che mamma essicava)...i vassoi di meringhe che alla domenica portava papà...quei sapori...
RispondiEliminaApprovo questa ricetta :) sei riuscita a rievocare in me le sensazioni legate a quel periodo!
PS: Una volta ho provato a fare le meringhe...pessimo risultato...ma voglio riprovarci, mettendo in pratica la tua ricetta!
So che dirai che faccio tutto facile ma ti assicuro che se seguirai questa ricetta (che non è mia!) il risultato sarà un successo fidati, davvero.Ciao, elisa
RispondiEliminaMi hai convinta :) ... ci proverò. A presto!
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