Ormai le ho fatte così tante volte ma non ci stancano mai, faccio sempre una dose doppia e le conservo sia congelandole che in sacchetti ben chiusi nella dispensa: sono ottime con i salumi, i formaggi teneri e salse varie ma anche da sole. Devono il loro nome al fatto che venivano utilizzate dai fornai per testare se il forno fosse pronto alla cottura del pane e poiché spesso questa pasta bruciava venivano chiamate appunto Streghe. Non ho modificato nulla della ricetta per cui riporto fedelmente quella tratta dal libro "Pane e roba dolce" delle Sorelle Simili.
Ingredienti
500 g di farina 00
250 g di acqua circa
25 g di lievito di birra
50 g di strutto (si può sostituire con il burro)
12 g di sale
olio di semi per ungere la teglia
olio di oliva per pennellare le streghe
sale per cospargere (ho usato il fior di sale)
Procedimento
Fare la fontana e amalgamare al centro tutti gli ingredienti fino ad avere un impasto non eccessivamente tenero. Lavorare 8-10 minuti poi coprire con una ciotola e far lievitare 45-50 minuti (io ho usato il Kenwood). Staccare un pezzetto di pasta e, senza lavorarla, metterla sul tavolo infarinato, appiattirla con il matterello non troppo sottile, cospargerla di farina, raddoppiarla, tirarla di nuovo con il matterello; lo spessore deve essere uguale o inferiore allo spazio che separa i due rulli nella loro apertura massima, infine tirarla sottile passandola in uno spazio intermedio e fermandosi al penultimo. Si può utilizzare anche solo il matterello anziché la macchina per la pasta ma in questo caso va assottigliata direttamente nella teglia con le mani. Disporre la sfoglia sulla teglia unta con olio di semi, pennellarla con olio di oliva, cospargerla con poco sale e tagliarla a losanghe con una rotella dentata (io la taglio sul piano di lavoro e le dispongo nella teglia già tagliate). Cuocere a 210-220° C per 10-12 minuti circa. Considerando che verranno 4 o 5 teglie di cm 30X40, significa che fra la cottura della prima teglia e l'ultima passeranno 50 o 60 minuti, quindi per evitare che le ultime siano passate di lievito, con il risultato di diventare troppo secche o poco profumate, è consigliabile dividere in due l'impasto e metterne uno ben coperto in frigorifero in attesa di terminare di cuocere l'altro.
Elisa
Ma daiii, non lo sapevo che si chiamassero così!
RispondiEliminaSi davvero, l'ho letto nel loro libro!
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