Cosa fare con gli "avanzi" del pinzimonio?.... un riciclo creativo.
Amo molto il pinzimonio, lo trovo molto conviviale, ma spessissimo avanza e già dopo qualche ora di frigo la verdura si ossida e non è più appetitosa, ma è ancora ottima per preparare una gustosa torta salata.
Ingredienti
- 70 g di pasta matta o pasta brisè
- 2\3 carote
- 2 carciofi
- due cipollotti
- un finocchio
- 100 g di ricotta
- due cucchiai di olio evo
- sale qb
- un uovo facoltativo
- 50 g di parmigiano grattugiato
Procedimento
Tagliate tutta la verdura a pezzi piccoli e uniformi, in una padella rosolate i cipollotti e dopo un paio di minuti unite le altre verdure, sistemate di sale e cuocete per una decina di minuti. Dopo aver fatto raffreddare le verdure mescolatele con l'uovo, la ricotta e sale.
Stendere la pasta sottile sulla carta da forno o se usate la pasta già pronta, srotolatela e foderate semplicemente una teglia di circa 22 cm di diametro, e fate, con i rebbi della forchetta, dei fori sulla pasta. Adagiate quindi sulla pasta il ripieno preparato e infornare per 30 minuti a 180° o appena la superficie sarà dorata la torta è pronta.
Consigli per un vino in abbinamento
Torta salata di verdure? No problem.....Vermentino DOC Colli di Luni 2012 La Bettigna…naturalmente!
Linda
Consigli per un vino in abbinamento
Torta salata di verdure? No problem.....Vermentino DOC Colli di Luni 2012 La Bettigna…naturalmente!
Nonostante
un’annata, quella del 2012, siccitosa e calda ecco la vera sorpresa: Vermentino La Bettigna. Nicola ed Emilio con
la consulenza di Andrea Marcesini, vinificano le uve, 100% Vermentino, coltivate con le tecniche della viticoltura biologica. Niente utilizzo di prodotti chimici, sistemici e di sintesi.
In zona Molino del Piano a due passi da
Castelnuovo Magra si coltiva il vigneto solo con prodotti naturali.
Un poco di rame e zolfo giusto per cautelarsi da attacchi funginei.
In
cantina dopo la pigiatura avviene una macerazione sulle bucce per circa 30 ore,
fermentazione senza l’utilizzo di lieviti selezionati, fecce fini a contatto
per lungo tempo, utilizzo esclusivo di recipienti di acciaio, niente chiarifiche
e filtraggi ma solo tre travasi. Ecco un vero vino naturale di tradizione e
territorio!
All’esame
visivo si presenta con una bella lucentezza in cui il color giallo paglierino
carico ed intenso vira al dorato. Al naso complesso, fiori gialli che ricordano
la ginestra, frutta a polpa gialla, scorzette di lime e note iodate. Quando
entra in bocca però dà il meglio di sé. Ricco, intenso, ampio e profondo. Fresco,
sapido e finale lungo di mandorla amara…un vero Vermentino!
Roberto
Nessun commento:
Posta un commento