362600930477422 sale&vaniglia: marzo 2013

29.3.13

Sogliole leggere

Non sempre si possono mangiare piatti troppo elaborati, però per quale motivo bisogna rinunciare al gusto. Spesso la cosa che mi intriga di più mentre cucino per preparare una "banale" cena infrasettimanale è proprio il desiderio di fare piatti semplici ma altrettanto gustosi. Bene questo è il risultato di una cena tarda post-palestra. 
Con l'arrivo della primavera si può approfittare di un ingrediente fantastico gli agretti  o "barba del frate".Dal delicato sapore aspro che ricordano vagamente gli asparagi, venduti a mazzetti, hanno una forma che ricorda l'erba cipollina, sono ricchi di vitamine, sali minerali ma ipocalorici, quindi perchè non approfittarne?

Ingredienti

  • 4 sogliole freschissime pulite
  • 300g di pomodori  pachino o datterino 
  • 1 aglio vestito
  • 70g di olive taggiasche
  • 1 mazzetto di agretti
  • olio evo qb
  • sale qb
  • peperoncino  intero qb



Procedimento

Pulire i pomodorini e tagliarli in quattro parti, pulire anche gli  agretti e tagliarli della lunghezza di 2cm circa. In una padella antiaderente scaldare l'olio, l'aglio vestito e il peperoncino, unire le verdure e le olive, appena i pomodori saranno appassiti aggiungere le sogliole quindi eliminare l'aglio e il peperoncino. Sistemare di sale, girare dall'altro lato il pesce. La sogliola è molto delicata ed ha bisogno di una cottura molto breve. Terminata la cottura impiattare e servire caldo.


Linda

CONSIGLI PER UN VINO IN ABBINAMENTO

La sogliola, pesce d'acqua salata, vive sui fondali marini fangosi, ha una carne dal sapore molto delicato con  tendenza dolce, oltre alla sua caratteristica aromaticità.
In questa preparazione, si arrichisce della leggera acidità dei pomodorini freschi e leggerissima tendenza amarognola degli agretti e delle olive taggiasche, mantenendo tuttavia inalterata la delicatezza di sapore delle sue carni.
Il vino che oggi voglio proporvi in abbinamento, è un vino spumante Metodo Classico Brut.
Non siamo in Franciacorta, ma nemmeno in Oltrepò Pavese, nè in Alto Adige, nè in Alta Langa nè tantomeno nel celebrato Trentino (ovvero le zone considerate più vocate per gli spumanti Italiani). Il Metodo Classico in questione nasce a Bomporto, provincia di Modena patria del Lambrusco di Sorbara, in una piccola cantina dove la passione e l'entusiasmo di Francesco Bellei, danno vita ad un sorprendente vino spumante.
Le vigne di Chardonnay e Pinot Nero, poste in zona collinare appenninica a 450 metri di altezza, da terreno calcareo-gessoso (che tanto ricorda quello ben più noto della Champagne) va ad assumere un "terroir" unico che non ti aspetti!
Il Brut Extra Cuvée fa 30 mesi di permanenza sui lieviti, si presenta all'esame visivo con perlage fine e persistente, al naso è elegante ma anche complesso, ma è in bocca che rivela tutta la sua pienezza di sapidità e freschezza.




                                                                                                                   (Roberto)


17.3.13

Quasi snickers

Per una volta mi sono trasformata in Linda e ho inventato una ricetta:un evento! In realtà mi sono ispirata allo snack snickers che associa il  gusto dolce del cioccolato con quello salato  delle arachidi. Ho già fatto questi cioccolatini sei volte nel giro di dieci giorni anche se non li abbiamo mangiati solo noi! Vi avverto uno tira l'altro senza rendersene conto fino a scoprire il barattolo vuoto come per incanto! Sono veramente ottimi e veloci da fare. Provateli.
                
Ingredienti
400 g di cioccolato al latte
250 g di arachidi tostate e salate
2 cucchiai di burro di arachidi
Procedimento
Fondere il cioccolato a bagnomaria, nel frattempo eliminare il sale in eccesso delle arachidi aiutandosi con un setaccio. Aggiungere al cioccolato il burro di arachidi e, quando fuso e omogeneo le noccioline. Stendere il tutto su carta forno appiattendo con una spatola. Far raffreddare (io per velocizzare ho usato il frigorifero) poi tagliare con un coltello dalla lama affilata.
Elisa


12.3.13

Costolette d'agnello con frutti rossi

Cucinare mi diverte e mi rilassa, e quasi giornalmente sperimento, provo, assaggio, gioco ma non tutti questi "tentativi" arrivano nel blog questo piatto è il frutto dell'ultima settimana di svago.
Cosa mi piace? l'accostamento cromatico, dei sapori e delle consistenze insomma avrete capito che sono proprio soddisfatta. Per questo piatto vi consiglio l'agnello di Zeri.


Ingredienti

  • 500g di costolette d'agnello
  • una cipolla
  • 120g di frutti rossi disidratati
  • un mazzetto di aromatiche ( timo, rosmarino)
  • olio evo qb
  • una grossa patata dolce americana varietà arancione
  • latte qb
  • una noce di burro
  • sale

Procedimento

 Con la patata dolce preparate un purè come fate abitualmente, io ho utilizzato il Bimby  ed ho cotto la patata nella stessa quantità di latte del peso del tubero, a fine cottura ho aggiunto una noce di burro. 
Durante il tempo di cottura del purè  preparate l'agnello.
Tritare in parti uguali e di dimensione molto piccola la cipolla, rosolate in olio avendo cura di non farla  dorare troppo, quindi unire parte dei frutti rossi e le erbe aromatiche.
Appena i frutti disidratati avranno ripreso vigore unite le costolette e regolate  di sale. Fate attenzione, questa carne cuoce piuttosto velocemente perciò tenete sotto controllo il punto di cottura. Impiattare il tutto sistemando il purè con un coppapasta, adagiatevi sopra le costolette, a fianco il fondo di cottura e per concludere spolverate con  frutti rossi sminuzzati.
 Linda



http://www.fondazioneslowfood.it/pagine/ita/presidi_italia/dettaglio_presidi.lasso?-id=3302

Consigli per un vino in abbinamento

Il vino consigliato per questo piatto è "Naima", nome che deriva da un brano musicale di quel genio di musicista che è stato John Coltraine.
Le costolette di agnello in questa preparazione oltre alla tendenza dolce e la succulenza delle sue carni presenta la ricca aromaticità della cipolla, frutti rossi ma soprattutto di rosmarino e timo.
"Naima" è il vino a base Aglianico prodotto da "Viticoltori De Concilis". Siamo a Prignano Cilento (SA), territorio altamente vocato alla produzione di ottimi vini, dove l'Aglianico esprime tutta la sua vigoria e gradevolezza. Questo vino nel bicchiere è di colore rosso rubino profondo e sfumature che tendono al granato; al naso sono netti e ben definiti i suoi intensi aromi, e tutta la sua complessità. Fiori rossi di violetta, frutti rossi di amarena, mora e prugna. Ma anche terziari che vanno dal cacao alla liquirizia.
All'assaggio esce fuori tutta la sua potenza, dal tannino all'alcol alla sua importante struttura, ma sorprendentemente tutto ben bilanciato. Finale persistente.
http://www.viticoltorideconciliis.it


                                                                                                                    (Roberto)


8.3.13

Aspettando la primavera..........................

La scorsa settimana ho acquistato dei bulbi di Muscari e di narcisi bianchi per far uscire la casa dal grigiore dell'inverno ed ora sono fioriti, mentre nei vasi in giardino stanno facendo capolino quelli messi a dimora a dicembre.
Elisa 

3.3.13

Branzino in carpione

Questo piatto l'ho trovato la scorsa estate nel blog di Giuliana, subito provato e fatto assaggiare allo zio materno che è un vero buongustaio. Il fatto che l'abbia molto apprezzato mi ha convinta a rifarlo più volte. E' un insieme di sapori molto appetitosi e non troppo spiccati, nonostante le cipolle, forse perchè l'aceto viene mescolato al vino bianco. Io l'ho servito come antipasto ma può diventare un piatto unico. Consiglio davvero di provarlo.






Ingredienti
6 filetti di branzino di media misura
6/7 grosse cipolle
1 carota
1 costa di sedano
2 foglie di salvia
2 foglie di alloro
pepe nero in grani
olio evo qb
mezzo bicchiere di aceto bianco
mezzo bicchiere di vino bianco
Procedimento
Premetto che io ho cucinato in doppia quantità rispetto alla ricetta quindi ho aumentato (6+6) sia la salvia che l'alloro, oltre agli altri ingredienti. Pulire le cipolle, lavarle ed asciugarle. Affettarle non troppo sottili, ridurre a pezzetti sia il sedano che le carote, lavare sia la salvia che l'alloro. Mettere in una grande casseruola l'olio e aggiungere le verdure, con i grani di pepe, facendole stufare e avendo cura di non farle colorire. Quando riprendono il bollore, incoperchiare. Arrivate quasi a cottura aggiungere aceto e vino e terminare di cuocerle. Tenere in caldo. Lavare ed asciugare i filetti, dividerli in due in diagonale, infarinarli, scuotendo la farina in eccesso, e friggerli in olio di oliva ben caldo, finchè sono dorati; infine porli su carta assorbente. Metterli in un piatto che possa andare in frigo, salarli e peparli leggermente (io non li ho pepati),quindi coprirli con la marinata calda che dovrà essere ancora brodosa. Anche a me, come Giuliana, sono venuti due strati che ho coperto con la marinata. Ho cucinato il piatto il giorno precedente la cena per cui ha riposato una notte intera in frigorifero. 
Elisa

Consigli per un vino in abbinamento...oppure no!

Ci sono piatti e alimenti in cui l'abbinamento con il vino è impossibile o quasi impossibile, sicuramente molto difficile....
In generale le preparazioni che presentano un predominante sapore acido, i sottaceti o le insalate fresche condite con aceto o limone, negano ogni abbinamento con il cibo.
Altro esempio di abbinamento impossibile è il carciofo crudo, ortaggio ricco di tannino, quindi astringente e forte sensazione amarognola, magari condito anche con succo di limone. 
Ma anche gli agrumi, i fichi fresci, l'uva, quindi anche macedonie di frutti di bosco o frutta mista, soprattutto se addizionata di distillati o liquori forti ed alcolici, non riescono ad abbinarsi con nessuna tipologia di vino.
Il sorbetto e i gelati nessuna possibilità di abbinamento.
Anche i cibi particolarmente speziati possono rendere vano ogni tentativo di abbinamento.
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